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I 5 Migliori ETF Infrastrutture 2025 Indicati Dagli Esperti

Parlare di migliori ETF infrastrutture significa parlare di exchange traded fund, ossia di fondi quotati in Borsa, che replicano indici strutturati da un paniere di aziende legate al mondo delle infrastrutture. Nel sono esempio gruppi che si occupano di costruzione e gestione di infrastrutture fisiche (come strade, autostrade, o ferrovie), servizi pubblici (elettricità, reti ed altro ancora), infrastrutture digitali e di telecomunicazioni, così come infrastrutture energetiche (come oleodotti, gasdotti e così via). Un settore quindi colossale, che annualmente genera miliardi di dollari di fatturato e che continua ancora ad oggi a crescere.

Noi di Giocareinborsa.net sappiamo benissimo che andare alla ricerca dei potenziali migliori ETF semiconduttori può essere alquanto complicato, soprattutto per un trader alle prime esperienze. Grazie ad uno studio approfondito, condotto dai nostri specialisti, ti proporremo strumenti validi per analizzare il mercato, procedere con tue previsioni e solo successivamente investire sui migliori ETF infrastrutture. Dove? Sicuramente tramite una delle migliori piattaforme di trading per exchange traded fund, come ad esempio eToro. Ti permette di aprire un account e di iniziare con appena 50 euro, così come di strutturare PAC tematici in autonomia.

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🏭 Migliori ETF semiconduttoriScore
iShares Global Infrastructure UCITS9.6
BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Infrastructure Equity UCITS9.3
Xtrackers S&P Global Infrastructure Swap9.2
SPDR Morningstar Multi-Asset Global Infrastructure UCITS9.1
iShares Emerging Market Infrastructure8.9
Migliori ETF infrastrutture

1. iShares Global Infrastructure UCITS

🏷️ ISIN:IE00B1FZS467
📍 Ticker:INFR
📌 Segmento di esposizione:Infrastrutture
📊 Previsioni:↕️ 7.1 su 10

iShares Global Infrastructure UCITS apre la classifica dei potenziali migliori ETF infrastrutture, rappresentando un exchange traded fund a replicazione fisica e con una politica di distribuzione (non di accumulazione). Questo si traduce essenzialmente in un duplice vantaggio per chi investe. Al momento di questa stesura, troviamo una dimensione molto elevata, con un AUM pari a 1.510 milioni di euro. Quanto alle partecipazioni, ossia alle società di esposizione, possiamo ricordare colossi del calibro di NextEra Energy, Union Pacific, American Tower ed anche Enbridge. Il TER, ossia il costo annuo complessivo, ammonta allo 0,65%.

Commento dell’esperto in ETF 👔

Nell’ultimo anno, questo fondo ha avuto la capacità (al momento di questa stesura), di registrare una crescita netta del +6,40% su base totalitaria. Non poteva quindi, visto anche il contesto attuale, essere inserito al vertice dell’elenco.

2. BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Infrastructure Equity UCITS

🏷️ ISIN:LU1291109293
📍 Ticker:
📌 Segmento di esposizione:Infrastrutture
📊 Previsioni:↕️ 7.0 su 10

Proponiamo BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Infrastructure Equity UCITS, ossia uno dei prodotti finanziari più adocchiati dagli esperti nel corso degli ultimi anni, vuoi anche per la qualità e professionalità del suo gestore. BNP Paribas è attualmente una delle banche più solide in assoluto e l’hype attorno alle sue soluzioni di investimento, di certo non stupiscono. L’obiettivo di questo fondo è quello di replicare l’andamento del noto indice azionario ECPI GLOBAL ESG INFRASTRUCTURE EQUITY, che come sappiamo fa riferimento a grandi gruppi del settore infrastrutture, sia a media sia a bassa ed alta capitalizzazione.

Commento dell’esperto in ETF 👔

Al momento attuale, troviamo un AUM inferiore rispetto all’ETF precedente, ma con un costo di gestione annuo più basso, pari allo 0,30% (nettamente tra i più bassi del settore).

3. Xtrackers S&P Global Infrastructure Swap

🏷️ ISIN:LU0322253229
📍 Ticker:XSGI
📌 Segmento di esposizione:Infrastrutture
📊 Previsioni:↕️ 6.5 su 10

Xtrackers S&P Global Infrastructure Swap non poteva di certo mancare all’interno della classifica dei possibili migliori ETF infrastruttura. Si tratta di un prodotto differente dai primi due ed appartenente alla categoria degli exchange traded fund ad accumulazione (non sono quindi previse agevolazioni di rendimenti passivi, come nel caso di prodotti a distribuzione). La replicazione è in questo caso sintetica e troviamo una dimensione del fondo pari a 310 milioni di euro. Al momento attuale, i costi complessivi annui sono in linea con la media del mercato e sono pari allo 0,60% su base totalitaria.

Commento dell’esperto in ETF 👔

L’obiettivo dichiarato di questo fondo è quello di replicare in modo fedele l’indice S&P Global Infrastructure, che si espone su ben 75 società che operano attivamente nel settore delle infrastrutture, in tutto il mondo.

4. SPDR Morningstar Multi-Asset Global Infrastructure UCITS

🏷️ ISIN:IE00BQWJFQ70
📍 Ticker:MGIN
📌 Segmento di esposizione:Infrastrutture
📊 Previsioni:↕️ 6.2 su 10

Per garantire un’informativa diversificata, abbiamo deciso di inserire anche un prodotto Morningstar, chiamato SPDR Morningstar Multi-Asset Global Infrastructure UCITS. Anche in questo caso la struttura è a replicazione fisica, mentre la politica è distributiva. Al momento in cui proponiamo l’approfondimento, la grandezza del fondo è pari a 1.348 m di euro, ossia uno degli AUM più grandi in circolazione. La sua politica dei dividendi resta una delle più interessanti sul mercato e non stupisce l’interesse mostrato da parte degli investitori. Cosa dire in merito ai costi totali annui? Troviamo ad oggi un TER abbastanza contenuto, pari allo 0,40%.

Commento dell’esperto in ETF 👔

Secondo le informazioni riportate sulla pagina ufficiale del gestore, l’obiettivo dell’ETF è quello di replicare in modo fedele l’andamento dell’indice Morningstar Global Multi-Asset Infrastructure index, che a sua volta si espone su diversi gruppi quotati, che lavorano nel segmento delle infrastrutture.

5. iShares Emerging Market Infrastructure

🏷️ ISIN:IE00B2NPL135
📍 Ticker:IUS8
📌 Segmento di esposizione:Infrastrutture
📊 Previsioni:↕️ 6.1 su 10

iShares Emerging Market Infrastructure chiude, al momento attuale, la classifica degli ipotetici migliori ETF infrastrutture. Ci troviamo di fronte ad un prodotto a replica fisica ed appartenente alla tipologia di asset a distribuzione (e non di accumulazione). Si tratta di uno degli exchange traded fund più storici, dato che il suo lancio è avvenuto il 15 febbraio del 2008. Al momento attuale, ha una grandezza abbastanza contenuta, pari a 23 milioni di euro circa. Molto elevato, soprattutto rispetto alla concorrenza, risulta anche il suo TER, ossia il valore che esprime il costo annuo complessivo, assestato allo 0,74%.

Commento dell’esperto in ETF 👔

Impostando un grafico a 3 anni, ad oggi, questo fondo ha avuto la capacità di generare una performance complessiva pari al +4.22%. Dati positivi anche in un timeframe a 3 anni ed a 5 anni.

Come investire in ETF infrastrutture?

Cerchiamo a questo punto di capire come investire in ETF infrastrutture, presentando le metodologie ad oggi più utilizzate. Da dove partire? Sicuramente dall’acquisto di quote del fondo, ossia un sistema che ti permette di agire in modo diretto sull’asset e di beneficiare anche di potenziali dividendi, qualora l’exchange traded fund faccia parte della tipologia di ETF a distribuzione e non di accumulazione. Potrai in questo caso puntare solamente al rialzo e non al ribasso. In alternativa, troviamo il trading online con strumenti derivati.

Operare con i CFD, ossia contratti per differenza, sui migliori ETF infrastrutture, significa poter agire su due direzioni differenti. Da una parte troviamo la possibilità di agire al rialzo, con modalità di acquisto. Dall’altra, abbiamo invece la possibilità di scegliere opzioni al ribasso, ossia tramite la vendita allo scoperto. Il vantaggio più interessante è quello di poter investire senza possedere alcun asset in modo fisico e diretto. Ne deriva anche un netto risparmio in termini di costi e commissioni (si applicano solamente bassissimi spread).

Tenendo in mente ciò, ecco gli step su come investire in ETF infrastrutture:

  1. apertura di un account (qui link diretto): è possibile utilizzare i propri dati personali (è sufficiente inserire il nome, il cognome e l’indirizzo di posta elettronica), per ottenere un conto con la piattaforma regolamentata in UE;
  2. aggiunta dei fondi: tramite i tanti sistemi di pagamento, come carte, bonifico, o anche PayPal, puoi versare un deposito minimo a partire da soli 50 euro (in alternativa, è presente un conto demo, ossia una simulazione con 100.000 euro virtuali a tua disposizione);
  3. ricerca dei migliori ETF infrastrutture: utilizzando la comoda barra di ricerca, è possibile selezionare i propri exchange traded fund di interesse e procedere con le valutazioni;
  4. investimento: indicando la modalità operativa e la quantità, dopo aver svolto analisi previsionali, è possibile attuare la strategia a propria discrezione, in modo autonomo.

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Dove comprare i migliori ETF infrastrutture?

Le soluzioni ad oggi disponibili per comprare ETF infrastrutture sono numerose e non tutte sono adatte, soprattutto se non si ha esperienza. Il primo sistema riguarda i canali bancari, o le SGR, che tuttavia applicano commissioni colossali, hanno piattaforme operative molto complicate da gestire e non dispongono neanche di database completi, ossia con alto numero di strumenti finanziari. Per questo motivo, il miglior sistema per investire in ETF di questo segmento è avvalersi di un buon broker di trading online. Quale selezionare vista la presenza di tanti operatori?

Per garantirti un ampio risparmio di tempo, abbiamo condotto un’accurata indagine di mercato, mettendo in risalto solamente piattaforme con reali regolamentazioni ed autorizzate. Ti permettono inoltre di accedere ad una serie di strumenti funzionali e di ultima generazione, compresi grafici in tempo reale ed indicatori per l’analisi. Puoi altresì optare per il conto demo, ossia una simulazione a tutti gli effetti, che ti permette di effettuare test sul segmento degli ETF, ma anche per prendere dimestichezza con la piattaforma nel suo complesso.

In basso, trovi l’elenco dei migliori broker per comprare ETF infrastrutture:

Come scegliere i migliori ETF infrastrutture: metodologia

La strutturazione del proprio portafoglio deve essere processata in modo corretto e selezionare ETF infrastrutture in modo casuale, senza aver condotto analisi preliminari, può essere molto pericoloso, soprattutto per chi non ha molta esperienza. Un errore comune, è infatti quello di aprire posizioni dettate dall’euforia e da suggerimenti esterni. Contrariamente da ciò, è invece importante diventare autonomi e capire quali asset adocchiare e quali invece no. Vediamo assieme quali aspetti valutare:

  • partecipazioni: si tratta delle società che compongono il paniere di asset associato all’exchange traded fund, il quale può essere valutato anche sulla base del suo bilanciamento e della sua strutturazione interna (decisa dai gestori);
  • professionalità del gestore: soffermati solamente su ETF infrastrutture che sono gestiti da enti in regola, professionali e che dispongono di team qualificati per poter gestire l’exchange traded fund, anche in caso di periodi complessi;
  • patrimonio gestito: si tratta del cosiddetto AUM, ossia il valore totalitario all’interno del fondo, che può essere espresso in dollari, oppure in euro in base alla sede dell’ETF (strumenti con un AUM elevato potrebbero essere più stabili);
  • andamento storico: le performance passate non sono mai garanzie di andamenti futuri, ma ti permettono di constatare quali sono stati i rendimenti negli ultimi tempi e di valutare l’evoluzione complessiva dell’asset di interesse;
  • costi globali: è un dato che viene espresso tramite un indicatore percentuale, chiamato TER (un buon valore, oscilla solitamente tra lo 0,20 e lo 0,30%), che deve sempre essere analizzato prima di aprire posizioni su ETF infrastrutture.

ETF infrastrutture: previsioni

Se lo studio esposto in precedenza ti permette di effettuare una prima grande cernita degli strumenti finanziari, è solo con l’analisi previsionale che è possibile capire quale strategia attuare, anche sulla base dello specifico contesto storico di riferimento. Fare previsioni sugli ETF infrastrutture significa considerare diversi aspetti, anche per cercare di captare potenziali target price, a breve, medio, o lungo termine.

Migliori ETF infrastrutture - previsioni
Migliori ETF infrastrutture – previsioni

Tenendo bene a mente le indicazioni degli esperti, ecco su cosa prestare attenzione:

  • stato complessivo delle società in partecipazione: abbiamo detto in precedenza che un ETF si espone su un paniere di società ed è quindi fondamentale studiare i loro dati di bilancio, quelli finanziari e la salute generale, anche per comprenderne l’effettiva sostenibilità per progetti futuri, o meno;
  • prospettive future: discorso molto simile al punto precedente, perché si basa sulla lettura e sullo studio dei piani industriali proposti dai gruppi di infrastrutture quotati, i quali raccontano potenziali strategie di crescita, di espansione, o di stazionamento sul mercato;
  • studio fondamentale: è la cosiddetta analisi fondamentale, basata in modo specifico sulla valutazione delle notizie, dei dati sul mercato delle infrastrutture, su nuovi progetti colossali (si pensi al ponte sullo Stretto di Messina, o a nuove autostrade ed aeroporti), o di tutti quegli aspetti che potrebbero portare maggiore hype, o meno, all’ETF;
  • analisi tecnica: si focalizza sull’utilizzo – molto spesso combinato – di indicatori ed oscillatori tecnici (ad oggi la loro interpretazione, con erogazione di segnali di acquisto, o di vendita, avviene in modo del tutto automatico);
  • target price degli analisti: gli stessi, così come le grandi audit esterne e società di rating, dispongono spesso di molti strumenti per avanzare previsioni (utilizza i loro target price come potenziale base di partenza per strutturare un tuo pensiero).
Considerazione dell’analista su previsioni di ETF infrastrutture 👔

Quanto ti appresti a fare previsioni sui migliori ETF infrastrutture, oltre a valutare lo stato generale del mercato, considera anche la valenza degli investitori (soprattutto istituzionali e rilevanti), i quali potrebbero influenzare la domanda ed offerta e quindi – in modo parallelo – anche il prezzo effettivo dell’exchange traded fund.

Investire nei migliori ETF infrastrutture conviene?

Il settore delle infrastrutture, lo dicevamo in precedenza, è uno dei più interessanti in assoluto, anche se nel contesto attuale, risulta molto complicato capire se investire sui migliori ETF infrastrutture può o meno essere conveniente. Mai come adesso, risulta quindi cruciale soffermarsi brevemente su alcuni punti a favore ed alcuni punti contrari (ossia di debolezza).

👍 Punti a favore👎 Punti contrari
Settore in forte espansione e rilevante per il progresso sociale ed economico mondiale.Il contesto storico attuale non è di certo dei migliori e questo può creare squilibri sul mercato.
Diversi ETF infrastrutture permettono di ottenere anche dividendi, in caso di distribuzione.Data la presenza della volatilità, la componente del rischio non deve mai essere sottovalutata.
Esistono molti asset diversificati, validi per strutturare e comporre in modo equilibrato il proprio portafoglio.
La presenza di nuovi incentivi da parte degli Stati mondiali garantisce continuità lavorativa alle aziende pillar di questo settore.
Pro e contro di investire in ETF infrastrutture

Conclusioni

Nessun investimento può ovviamente essere consigliato e nel corso del nostro approfondimento ci siamo limitati ad elencare alcuni esempi di ETF infrastrutture, erogandoti un reale valore aggiunto con l’esposizione di diversi strumenti innovativi. Puoi utilizzare gli stessi per procedere con tue analisi dettagliate, studi previsionali e con la strutturazione di strategie oculate sul mercato. Sempre e comunque optando solo su broker pienamente autorizzati, con reali licenze e che rispettano a pieno le regole e le direttive locali.

FAQ

Concludiamo con l’esposizione di alcune domande frequenti sugli ETF legati al settore delle infrastrutture.

Quali sono i migliori ETF infrastrutture?

Considerando lo studio metodologico approfondito, condotto dagli specialisti, tra i migliori ETF infrastrutture ricordiamo: iShares Global Infrastructure UCITS, BNP Paribas Easy ECPI Global ESG Infrastructure Equity UCITS, Xtrackers S&P Global Infrastructure Swap, SPDR Morningstar Multi-Asset Global Infrastructure UCITS ed anche iShares Emerging Market Infrastructure.

Quali sono gli ETF infrastrutture su Borsa Italiana?

Anche all’interno della nostra Borsa sono spesso presenti exchange traded fund quotati molto interessanti e tra gli ETF infrastruttura su Borsa Italiana possiamo citare: iShares AI Infrastructure UCITS ETF ed iShares Global Infrastructure UCITS ETF.

Cosa si intende per ETF infrastrutture Paesi Emergenti?

Per ETF infrastrutture dei Paesi emergenti si intendono exchange traded fund che si espongono su società appartenenti (o che operano attivamente) nel settore delle infrastrutture in zone in fase di forte sviluppo e di crescita.

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  • Revisore:

    Alessio Ippolito è giornalista e imprenditore digitale dal 2008, è fondatore della ALESSIO IPPOLITO S.R.L., editore proprietario di Giocareinborsa.net di cui ne è il direttore generale. Noto per essere proprietario della popolare testata giornalistica Criptovaluta.it®.

  • Laureato in Economia e Management Internazionale, è attivo nel settore degli investimenti da oltre 5 anni. Nel corso degli anni ha maturato diverse skill su diverse tipologie di asset class, tra cui crypto, guide e recensioni sulle piattaforme di trading online, sistemi di investimento moderni, robot e trading automatico.