I 5 Migliori ETF Difesa 2025: Gli Imperdibili per Investire

Quando parliamo dei migliori ETF difesa parliamo di exchange traded fund, ossia di asset che replicano l’andamento di specifici indici, in questo caso esposti sui maggiori titoli azionari del settore della difesa. Si tratta di un prodotto di per sé molto diversificato, che permette quindi di attuare strategie di diversificazione puntando su un unico asset. Tra le partecipazioni più rilevanti si trovano spesso società che operano nel segmento aerospaziale, della produzione di armi, così come di sistemi e meccanismi informatici, sempre attinenti al segmento difesa.

Noi di Giocareinborsa.net sappiamo con certezza che individuare i migliori ETF difesa, in un mercato ormai saturo, può essere alquanto complicato, soprattutto per un principiante. Assieme ai nostri esperti, abbiamo quindi valutato attentamente il settore, proponendoti possibili scelte, nonché strumenti per avviare analisi, previsioni e successivamente per investire in modo autonomo. Su quale piattaforma? Una delle migliori è sicuramente eToro, che ti permette di partire da un conto demo a costo zero, oppure da una modalità reale, con appena 50 euro di deposito minimo.

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1. WisdomTree Europe Defence

WisdomTree Europe Defence UCITS ETF EUR Unhedged Acc apre per adesso la classifica dei migliori ETF difesa, rappresentando un exchange traded fund dalle grandi vedute e tra i più adocchiati dagli analisi del settore. Al momento di questa stesura, ha uno degli AUM più grandi in assoluto, pari a 2.138 mln di euro. Si tratta di un prodotto ad accumulazione, che non distribuisce quindi dividendi e che ha una replicazione fisica. L’obiettivo dichiarato è quello di replicare in modo fedele l’indice WisdomTree Europe Defence UCITS, che come sappiamo si espone sulle performance delle società europee operanti nel settore militare e della difesa.

2. VanEck Defense UCITS ETF A

VanEck Defense UCITS ETF A è un ETF di fama mondiale, con una dimensione nettamente superiore rispetto all’exchange traded fund esposto in precedenza. Al momento di questa stesura, ha infatti un AUM pari a 4.707 mln di euro. La politica utilizzata è ad accumulazione e per questo motivo, coloro che sono intenzionati ad ottenere potenziali dividendi, dovranno cercare altri prodotti, basati su una politica distributiva. L’ETF è stato lanciato per la prima volta il 31 marzo del 2023 e mostra ad oggi una volatilità ad un anno (in EUR) del 21,19%. Tra le partecipazioni più significative citiamo RTZ, Leonardo, Palantir Technologies ed anche Leidos Holdings.

3. HANetf Future of Defence UCITS

HANetf Future of Defence UCITS non poteva di certo mancare nella classifica dei possibili migliori ETF difesa. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un ETF ad accumulazione ed a replicazione fisica. La quantità di fondi presenti, ossia la dimensione del fondo, è leggermente inferiore rispetto ai prodotti elencati in precedenza, ossia pari a 2.070 mln di euro. L’indice di spesa complessiva, che viene indicata tramite il valore TER, ammonta allo 0,49% (ossia un dato sicuramente in linea con gli asset del medesimo segmento). Parlando di partecipazioni, ricordiamo Rheinmetall AG, BAE Systems, RTX, Palantir Technologies ed anche Northrop Grumman.

4. iShares Global Aerospace & Defence

Continuiamo l’approfondimento con un prodotto molto particolare, ossia l’iShares Global Aerospace & Defence. Al momento di questa stampa, la dimensione del fondo ammonta a 470 mln di euro. Nonostante la dimensione media, resta uno degli asset più seguiti dagli esperti, anche perché valido per attuare strategie di diversificazione. La sua politica è ad accumulazione e quindi reinveste, senza erogare dividendi ai portatori di interesse. Molto interessante anche il TER, che mette in evidenza un costo complessivo annuo dello 0,35% (nettamente inferiore rispetto a molti altri exchange traded fund competitor).

5. Global X Defence Tech UCITS

Global X Defence Tech UCITS chiude attualmente la lista dei potenziali migliori ETF difesa. La dimensione contenuta del fondo, pari a 172 mln di euro non deve tuttavia deviare le considerazioni in merito a questo prodotto (che è ad accumulazione ed a replicazione fisica). Leggermente più alto della media il TER, che ammonta allo 0,50% su base totalitaria. Quanto invece alle partecipazioni, è possibile constatare la presenza di compagnie a media ed alta capitalizzazione di mercato, come ad esempio Palantir Technologies, Lockheed Martin, Thales SA ed anche Leonardo (che come sappiamo è quotato anche su Borsa Italiana).

Come investire in ETF difesa?

Se il tuo obiettivo è quello di investire nei migliori ETF difesa, allora puoi optare su due soluzioni:

• investimento diretto: un sistema che ti permette di acquistare quote reali e di beneficiare quindi (in caso di prodotto a distribuzione e non ad accumulazione), anche di potenziali dividendi (qualora fossero ovviamente disponibili);
• investimento tramite derivati: i contratti per differenza, ossia i CFD, replicano l’andamento dell’asset sottostante, permettendoti di puntare sia al rialzo (con opzioni di acquisto) sia al ribasso (con opzioni di vendita allo scoperto). In questo caso è possibile una duplice chance operativa, ma non è possibile ottenere alcun dividendo.

Sulla base di questi aspetti, vediamo a seguire una rapida guida informativa, con pochi punti, su come investire in ETF difesa:

1. effettua una registrazione su un broker regolamentato (qui link diretto): utilizza i pochi dati personali richiesti, come ad esempio nome ed indirizzo di posta elettronica, per creare un account;
2. effettua un deposito: ad oggi ha la possibilità di investire in ETF sulla difesa anche partendo da appena 50 euro (possono essere utilizzati tanti sistemi di pagamento, come carte, bonifico bancario ed anche PayPal);
3. seleziona gli asset di interesse: entrando all’interno della dashboard operativa, puoi selezionare i tuoi migliori ETF difesa, accedendo anche alla quotazione in tempo reale;
4. attua l’investimento: seleziona la modalità operativa e procedi con l’attualizzazione della strategia in modo autonomo.

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Dove comprare i migliori ETF difesa?

Esistono attualmente diversi canali che ti permettono di comprare i migliori ETF difesa, ma non tutti possono considerarsi professionali ed efficienti. Per questo motivo, abbiamo condotto un’accurata indagine per selezionare solamente i provider più utilizzati e che dispongono ovviamente di tutte le regolari autorizzazioni e licenze per operare nel nostro territorio. In linea generale, puoi optare su:

• banche ed SGR: in questo caso, considera tuttavia le pensatissime commissioni fisse sugli eseguiti, ma soprattutto la presenza di piattaforme abbastanza complicate da utilizzare, soprattutto per utenti alle prime esperienze (il numero di ETF difesa, potrebbe inoltre risultare abbastanza scarno);
• piattaforme di trading: sono messe a disposizione da broker all’avanguardia e non richiedono commissioni fisse (in caso di CFD), ma solamente bassissimi spread. Le loro piattaforme operative sono inoltre molto semplici da utilizzare, anche per i neofiti del settore.

In basso, un elenco con le migliori piattaforme per comprare ETF difesa:

• 📌 eToro (vai qui per registrarti)
• 📌 FP Markets (vai qui per registrarti)
• 📌 Capital.com (vai qui per registrarti)

Come scegliere i migliori ETF difesa: metodologia

Scegliere, in un mare di strumenti finanziari, i migliori ETF difesa, non è mai cosa semplice, anche per chi è esperto in materia. Gli inesperti, corrono spesso l’errore di costruire un portafoglio in modo casuale, senza nessuna logica di base. Questo può comportare, il più delle volte, alla perdita dei capitali ed a situazioni di difficoltà nell’attualizzazione della strategia. Diventa quindi fondamentale procedere per gradi.

Tutto ciò tenendo bene a mente alcuni aspetti pillar, come ad esempio:

• valore complessivo dell’AUM: si tratta di un dato che mette in evidenza la quantità complessiva del patrimonio in gestione (ossia la valenza degli altri investitori sull’exchange traded fund) e che può dare indicazioni anche sulla potenziale stabilità, o meno, di un ETF;
• esposizione: valuta con attenzione su cosa si sta esponendo l’ETF sulla difesa, ossia le cosiddette partecipazioni (la presenza di società con bilanci rosei e progetti in espansione, rappresenta ad esempio un aspetto positivo da dover sempre considerare);
• tipologia del fondo: se il tuo obiettivo è quello di ottenere potenziali dividendi, allora devi far affidamento sugli ETF difesa a distribuzione e non su quelli ad accumulazione (lo studio del dividend yield può essere ampiamente d’aiuto);
• professionalità dell’emittente: valuta attentamente chi emette e chi gestisce l’exchange traded fund, optando ovviamente solo su società di qualità e che hanno fatto la storia di questo singolare comparto di investimento;
• TER: si tratta del costo complessivo annuo da dover sostenere per chi investe in modo diretto sugli ETF del settore difesa (un valore potenzialmente ottimale, potrebbe oscillare tra lo 0,17 e lo 0,25% su base totalitaria).

ETF difesa: previsioni

Discorso che si ricollega in modo importante e che è strettamente correlato al paragrafo precedente, riguarda le previsioni su ETF difesa. In questo caso si va alla ricerca di possibili target price e di obiettivi di prezzo nel breve, medio, o lungo periodo. Valutare l’andamento delle performance storiche può servire, anche se le stesse non erogano mai garanzie per risultati futuri. Secondo gli esperti, è inoltre importante focalizzare l’attenzione su specifici aspetti, legati proprio alle potenzialità per l’avvenire.

In basso, cosa guardare per l’analisi previsionale su ETF difesa:

• esaminare i dati delle società di esposizione: nell’ottica delle previsioni, è importante comprendere lo stato e la salute generale delle società legate al fondo (ossia sulle quali il fondo punta), anche per comprendere una loro effettiva sostenibilità per i mesi che verranno;
• analisi fondamentale: si concentra sullo studio delle notizie, delle partnership del settore, nonché di tutti gli avvenimenti nel segmento delle difesa, che potrebbero in qualche modo influenzare (in positivo, o in negativo), l’andamento dell’ETF sulla Borsa;
• sentiment degli investitori: valutare accuratamente la valenza degli operatori del mercato (soprattutto coloro che muovono grandi quantità di capitali), dato che la variazione della domande ed offerta può influire sull’andamento dei prezzi;
• analisi tecnica: è lo studio basato su indicatori ed oscillatori, valido per ottenere segnali di acquisto, di vendita, o di neutralità, ad oggi in modo automatico grazie ai tanti strumenti messi a disposizione delle migliori piattaforme di trading.

Investire nei migliori ETF difesa conviene?

Valutando il contesto attuale, con diversi scontri globali di valenza importante, è chiaro che il segmento della difesa ha ripreso ormai da mesi a rappresentare uno dei più importanti ed adocchiati dagli investitori. Cercare di comprendere se investire in ETF difesa è conveniente, è tuttavia molto complicato, anche per i tanti fattori di influenza da dover considerare. Vediamo a seguire alcuni pro e contro.

Conclusioni

Prendere come oro colato tutto ciò che viene proposto in rete sui potenziali migliori ETF difesa è sbagliato. Quello che in questa sede e con il nostro approfondimento informativo, abbiamo cercato di far emergere, è l’importanza di procedere sempre con proprie considerazioni. Per questo motivo, abbiamo fornito strumenti validi per poter dapprima analizzare a tutto tondo il mercato, successivamente procedere con le proprie previsioni e per finire investire in modo del tutto autonomo. Dove? Sempre e comunque su piattaforme storiche e regolamentate, come il citato eToro e considerando i principali rischi.

FAQ

In basso, trovi alcune domande ricorrenti sui migliori ETF difesa e armi.

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